giovedì 16 novembre 2017

Rimbalzi esistenziali

Sogni, molecole e cose inspiegabili. Flussi di memoria a nastro rullante. Quando attorno a te milioni di esistenze di rimbalzano mute, l’unica voce dentro, grida la mancanza di un sistema, un educazione razionale fatta di esercizi in cui si insegna come comportarsi per non ferire nessuno, per non creare paure, alimentare insicurezze. Invece ci rimbalziamo uno addosso all’altro, negli aeroporti, nelle città affollate e nei bar. In tali posti e dentro i telefoni. E bisogna stare zitti, zittire quella voce che ti grida che ti ha fatto male quell’indifferenza, reprimere le lacrime  scaturite da un saluto, esplose nella tua bolla di solitudine in una sala di attesa. Volevi solo  sentirti vicino a qualcosa e qualcuno, ma sono tutti anni luce da te. Affezionarsi a qualcosa di vivo ti imprigiona nella gabbia delle debolezze umane.

Tutti quelli forti, stanno tutti fingendo.


domenica 21 maggio 2017

pensieri sfuocati

Qualcosa sta cambiando sotto sotto le cose, perché la vita sta scorrendo troppo velocemente, e si sente la forza magnetica di tutto questo. Se invece di stare a guardare, sali sulla giostra, vedrai che questa vita non vale niente ed otterrai il potere di saperlo.
Bisogna avere un approccio comprensivo nei confronti della vita.

martedì 11 aprile 2017

Qualcosa che mi andava di dire.

Cosa sta succedendo a chi vive nel decennio dopo i trent'anni? Io, i miei amici attorno e chiunque mi capiti di conoscere in questa fascia d'eta', ha un grave problema o sta male per qualche motivo. Precari costretti, per necessità o volere, a trasferirsi all'estero per constatare amaramente che fino ad ora nel nostro paese non eravamo per niente rispettati come persone, esseri umani.
Sono pronta a stringere personalmente la mano al primo che mi dice, no, non e' l'eta', o che ci siamo passati tutti. Navighiamo in un mare di stronzate e col passare del tempo presumiamo molto di più', ma sappiamo sempre meno. Ci allarghiamo la bocca dicendo che nella vita ciò' che conta sono i fatti, ma poi trascorriamo le nostre giornate su Facebook, una piattaforma in cui di fatto, non succede nulla, ma contano solo le cose che dici, e quindi la parola diventa importante. E la cosa triste sta nel quotidiano, quando ti trovi a parlare di qualcosa e ti rendi conto che nessuno ti sta ascoltando, a nessuno importa nulla, quelle parole hanno un valore solo quando dichiarate su formato virtuale, cosi' tutto può' essere interpretato, frainteso, polemizzato, puoi cosi' farti un'opinione su tutto, e comincia ad importarti di cose che altrimenti non avresti considerato nemmeno. Questa e' la cosa triste.
Nella vita contano sia fatti che parole, che poi la parola e' di per se' un fatto. Ma noi palleggiamo a piacimento tra il voler dare maggior importanza al fatto sminuendo la parola, penso siano tutte scuse. Dire e' fare. State dunque attenti a quello che dite, non se ne può' più di questo marciume grammaticale.







sabato 11 marzo 2017

#Polaroid marzo 2017 - crieff

Vestiti a fiori e niente di vivo dentro,
Orologi a muro che fanno tic e tac.
Lontano dagli occhi e lontano dal cuore il tempo scorre lento,
nei risidui di spazio la vita muore: tra una pisciata ed un sonno.
Lamentarsi viene prima, prima della salute che va intaccata sempre,
che mostrarsi felici e motivati è debolezza.
Non ho niente, ma ho sempre me.
Quando muore lo sento.