martedì 26 marzo 2013

Take Me Somewhere Nice

Vivo in una casa con quattro ragazzi, provenienti da varie parti del sud italia, differenti per caratteristiche fisiche e mentali. Prima erano cinque, ma adesso Carmelo è andato via, con grande mio rammarico. Avrei voluto odiarlo un po' prima, ma non ci sono riuscita nemmeno quando con la coda dell'orecchio ho sentito il racconto che faceva della sua vendicativa ma sofferta uccisione di una volpe. Come una bambina che ascolta i racconti dei grandi da sotto il tavolo della cucina, avrei voluto che tutto questo continuasse ancora, ma tra poco meno di sei giorni Gesù resusciterà, allora sarà in grado di giudicare gli atti compiuti da tutti noi, insediandosi nelle nostre più recondite debolezze. Questa è sicuramente la frase giusta da dire se vuoi apparire stupidamente interessante, la ricetta per mediocri piccolo borghesi con velleità intellettuali. Gli ingredienti sono sempre gli stessi, ci metti dentro un argomento poco interessante ma con vene animaliste, un pizzico di decadenza ( che dà quella nota di erotismo solletichevole) e poi cristi, madonne, culi e merda.
Se sapessero quanto sono timida. ( Con questo ti compri pure il santo in paradiso).
La scorsa settimana ha chiamato Moussa, adesso Palermo e presto lontano da qui. Ma come faccio a convincere me stessa che tutto questo non è una fuga? Che voglio propagarmi come un'onda sonora attraverso i muri? Tutto quello che incontro resta sempre con me, e mi nutre, e mi manca, e mi distrugge, mi forgia, mi uccide, m'innamora, mi soffoca. Mi sento come i panni dopo la centrifuga.

Portami da qualche parte bella.

http://www.youtube.com/watch?v=luM6oeCM7Yw


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