giovedì 2 ottobre 2014

Archetipi - insonnia

Mezza notte e ventisei, non riesco a dormire, causa una pennica post lavoro di due ore. Ho pulito Casa e fatto il minestrone, lo mangio e vediamo se a pancia piena prendo sonno.
È un momento in cui mi sento distante da tutto.
Da lontano vedo meglio le cose, cosí sfrutto questo momento per analizzare ciò Che mi circonda e mi passa attraverso. A volte la distanza non è determinata da un certo quantitativo di chilometri, ma è come un filo sospeso nel vuoto senza appiglio; determinarne capo e coda è difficile, e lo spazio tra un limite e l'altro rappresenta questa indefinibile distanza.
Anche io sono come questo filo, non so dove ho la testa e I piedi scivolano, ho radici aeree, e quando Qualcosa o qualcuno tenta di bloccarmi, prendo il volo, come adesso, infastidita da talune forme di superiorità palesemente celate da umiltà ridicola. E Allora cito Zolla:

-" Chi avverte estaticamente l’unità di se stesso e dell’essere, considera illusoria la molteplicità degli eventi, perciò, quando si presentano, non fa scattare la diade automatica bene/male, amico/ne-mico. Si lascia attraversare, come un mare, uno specchio.

Buonanotte.




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