lunedì 3 agosto 2015

All'amicizia.

La luce della sera che tarda a venire dalle finestre d'agosto bolognesi,che  portano struggenti e malinconiche arie di nostalgica attesa, quel pizzicore al cuore scandito dalla voglia di vivere qualcosa che puoi toccare solo con il pensiero. Quell'essere sociale che svanisce in milioni di frasi dette a sconosciuti solo per far comprendere brevemente chi sei, e destare solo perplessità. Impossibile cedere a parole di un cuor chiuso. La maturità porta a comprendere il valore dell'amicizia, nella misura in cui non hai più bisogno di spiegare chi sei, perchè un amico lo sa già, e puoi perderti nella semplice condivisione delle cose annullando il tuo sé. Poi col tempo accetti questa condizione, farcendo la tua preziosissima solitudine di personaggi nuovi, che sai già in partenza non ti saranno amici mai. Il sentimento vero è raro e prezioso, se hai la fortuna di esserne investito, difficilmente potrai levartelo di dosso, e non v'è distanza o barriera che possa separartene. La purezza di sentimento amichevole ti fa sopportare la distanza fisica, godere dei pochi furtivi momenti di condivisione, senza ferire nessuno per gelosie di bugie.
Non ho ancora disfatto le valigie, come dovessi ripartire a breve, raggiungere.
E le finestre spalancate, ma non entra nulla di nuovo, mi piacciono. E capitano errori di valutazione quando vivi a carte scoperte, poco male.

Amici miei, la vita mi ha fatto dono del vostro amore e ne faccio tesoro.

Tutto il mio resto non conta.


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