sabato 27 settembre 2014

Onde

Mare a Castelli sovrasta sconfinate distese di cemento e fumo, si mangia le nuvole nere e le persone brutte d'animo.
Quando tutto finisce, non rimane che il solito odore di polvere bagnata.
E le balene piangono, se ne vogliono andare.
A ciascuno il proprio turno per essere Re in una sola ora, quella prima di morire di quel male causato dallo stesso "sè". È il pensiero Che ti uccide, non è la causa dell'effetto.
Strati si susseguono di colori diversi, consistenze morbide si alternano a vetri frantumati, organico in decomposizione, macerie. Cremoso al pistacchio e streuzel.
Luccica la luna prima del nuovo lume, come il tempo misurato da una fessura, quel po' di luce che basta a far capire il volgersi del giorno.
Non resterà che il solo ricordo, un giorno, smarriremo anche quello.
Nell'attesa di capire.



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