giovedì 10 gennaio 2013

Riflessi

Sono ferma. Riflessa davanti a me stessa dopo un giorno d'agonia, un giorno in cui ho capito. Ho capito, si ed ogni volta che succede so benissimo che questo, significa ricedere a breve nello stesso punto. Che vomito.

Oggi mia madre mi ha detto che sono cambiata, che una volta ero una ragazza dolce, ma poi un uomo mi ha cambiata, mi ha resa più insicura di quanto già non fossi. Me lo ha detto piangendo davanti ad un piatto di pasta e ceci. Non ho preso mia madre mai tanto sul serio. Ho aperto le orecchie come se per la prima volta qualcuno finalmente mi stesse svelando il grande enigma che fa parte di ogniuno di noi. Aveva ragione ma mai me ne ero accorta. Credevo si di essere cambiata, credevo che fossi solo diventata tristemente grande passando per la porta di servizio, senza farmi vedere da nessuno. Invece stavo tralasciando tutta la parte buona che c'era in me. E dietro quella dolcezza in realtà si nascondeva il mio desiderio di essere amata, e adesso, il solo pensiero di ciò mi fa paura.

Io sono sempre la stessa, sono solo un po' più triste, ma la tristezza passa, come passa la gioia e la noia. Sono stati naturali delle cose, più grande è l'evento, più tempo trascorre. Mi ci vorranno sei lunghi anni per diventare in parte ciò che vorrei essere, ma ciò non esclude che bisogna passare prima dal via.

Questo significa che sto diventando grande?


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