martedì 10 luglio 2012

Kitty Wu - Paul Auster

[...]
-Discrezione.
-E' l'ultima parola che userei per descrivere Kitty. E' probabilmente la persona più aperta e spontanea che abbia mai conosciuto..
-E' vero. Ma sotto si cela un formidabile riserbo, un'autentica delicatezza di sentimenti.
-Mi ha baciato la prima volta che mi ha visto, lo sapevi? Mentre stavo per andarmene, mi ha tagliato la strada gettandomi le braccia al collo e piantandomi un bacio sulle labbra. Difficile definirlo un atteggiamento delicato o riservato.
-Un bel bacio?
-Straordinario, nella fattispecie. Uno dei migliori che io abbia avuto il piacere di sperimentare.
-Vedi? Questo dimostra esattamente ciò che intendo dire io.
-Non dimostra un bel niente. E' stata soltanto una di quelle cose che capitano nell' impulso di un attimo.
-No, Kitty sapeva quel che faceva. E' certamente una persona che segue i propri impulsi, ma si tratta di impulsi che rappresentano una forma di conoscenza.
-Caspita, mi sembri molto sicuro di te.
-Mettiti nei suoi panni. Lei si innamora di te, ti bacia sulle labbra, pianta tutto per mettersi in giro a cercarti. E tu, invece, che cosa hai fatto per lei? Un bel niente. Nemmeno l'ombra di un niente. Ciò che differenzia Kitty dagli altri è il fatto che un simile stato di cose lei è disposta ad accettarlo. Pensaci Fogg.
Ti salva la vita, eppure non le devi niente. Non si aspetta nemmeno amicizia. Tutte cose che potrebbe desiderare e che tuttavia non chiederà mai. Ha troppo rispetto per gli altri per costringerli a fare qualcosa contro la loro volontà. E' aperta e spontanea, ma al tempo stesso preferirebbe morire piuttosto di darti la sensazione di starti addosso. Ecco dove entra in ballo la discrezione. E' andata abbastanza in là, per cui a questo punto non le rimane che starsene sulle sue ad aspettare.
-Che cosa stai cercando di dire?
-Che ora tocca a te Fogg. Sei tu quello che deve fare la prossima mossa. [...]



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