domenica 3 giugno 2012

Attraverso un sentimento

Dolore.
Parte dalla testa e arriva allo stomaco.
La tua indifferenza mi uccide e mi forgia, un'occasione in più per comprendere la mia debolezza
e tento di crescere, di non sentire questo bruciore.
Un passo avanti e due indietro, adesso capisco dove sono.
In fondo al bicchiere di plastica bianco, una goccia di viola. Una goccia di acido solforico.
Trascorro e vivo, raccolgo le briciole di vita che mi restano e cammino da sola.
Tu sei sempre qui e cerco di trasformarti in un immagine
per non sentire il dolore.
Non so se continuare questo percorso o se fermarmi, ci penso ogni volta che credo di aver raggiunto un traguardo ma poi cado di nuovo e ancora.
Mi ritrovo poi a pensare a quanto sia semplice un pensiero e lavoro sulla trasformazione di questa sostanza, che non ha peso, non ha misura, penso che sia li il trucco.
Lasciare che ogni pensiero si trasformi a tuo piacimento, rielaborando il sentimento, difendendo sempre il tuo io.
E' ciò che faccio in fondo, cadere è contemplato.
Sono già più forte di prima
ho trasformato adesso la mia anima in qualcosa di bello, bellissimo.
Luci bagliori scintille mi illuminano pensandoti.
Ovunque sia quello che sento e troppo grande per rinchiuderlo nelle mie paure.
Ti porterò nel cassetto più grande che possa contenere la tua essenza
vivrò di questo fino a quando abiterai in me.
Supero lo spazio ancora e viaggio prima ancora di partire.
Ti amo.


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