sabato 23 giugno 2012

Nel passaggio

Nel passaggio di un'epoca
di una vita
di una stagione del corpo, della mente.
Nell'arco di tempo in cui stai attraversando.
Tra un momento e l'altro, nel mezzo di quell'atto,
è li che mi trovo.
In musica, quelli di passaggio sono i gruppi che preferisco.
Milano col ventilatore acceso
la ventola di raffreddamento è accesa nello sterno, mentre mio fratello sta scazzottando in un campo da rugby.
Tu li, sei sempre li che mi guardi, ma stavolta io faccio come se non ci fossi. Ancora un po' di tempo e quella finzione diventerà reale.
Ancora ho lo stomaco pesante
una volta via attiverò il mio personale piano di purificazione che inizierà col digiuno, il lavoro sarà la mia liberazione.
Quasi non fumo più, bevo poco e se voglio.
Tranquilli
sono solo parole.
Chi fa davvero qualcosa è sempre riconoscibile al di là delle parole, ma è invisibile agli occhi.
Esiste la categoria di persone che di fatto fanno molte cose, ma che non producono niente.
Adesso vorrei porre una domanda a chi fa parte del mondo, a chi fa parte al mondo dell'arte.
Secondo voi, a cosa serve "fare"? E l'arte, a cosa serve l'arte?
Mi piacerebbe aprire un dibattito sull'argomento, sentire cosa pensate di questo.
Formulerò la mia risposta al meglio.



Puff!


                                

                                                                                   

Alice mentre attraversa lo specchio....
  




                                




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