domenica 24 giugno 2012

Pillolina

Ho letto solo le prime due pagine di un libro che già so d'amare, così dopo due semplici pagine. Come colpo di fulmine, uno sguardo, una frase e sai già che il tempo passa ma quella cosa, persona, luogo è ormai incrostatosi nel tuo intimo come fosse una malattia. Bellissima.
La più dolce delle condizioni, lasciarsi trastullare dalle proprie fascinazioni subite continuamente nel quotidiano.
Che Siena fosse un posto speciale l'ho capito da subito. Certo, non è consigliabile a chi non ha niente dentro...non v'è intrattenimento notturno che possa soddisfare i giovani cervelli vuoti che vi soggiornano nel tempo di una laurea breve. Spesso mi capitava di subire passivamente le discussioni di esserini frustrati per lo scarso movimento goliardico della notte senese,"non c'è niente da fare qui...".
E la notte passata seduti a piazza del campo, con una birra semplice, io ed Agostino. Quasi non ci guardavamo, seduti accanto, ammaliati dalla bellezza che circuiva  le nostre menti, trasmigrando...sfogliando negli archivi dell'acume i nostri album di famiglia. Zolla è saltato fuori come un meraviglioso porcino fresco fresco d'umido mattutino.
Che piacere.

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