lunedì 11 giugno 2012

Battiti


Sono tornata da Parma oggi,
stata da Trombicche
passata da Moussa poi, che mi ha parlato di te, che non ti aveva salutato e ne era dispiaciuto, ma che in fondo va bene così, perchè uniti come da un filo invisibile che vi mantiene in un contatto al di là delle distanze.
Io anestetizzata come.
Il cervello nell'acqua.
Mi ostino a scriverti, non scrivo mai a nessuno.
Mi piace scriverti.
Mi chiedo a volte, gli dispiacerà?
Poi penso che, anzi, spero che me lo dirà, qualora lo infastidisse.
Dove sono? Tu cosa fai?
Scrivo.
01:05 senesi, piove un po', anche sotto la mia pelle smembrata.
Fumo molto meno. Mi fa schifo il pensiero di puzzare.
Fosse una mia puzza forse lo accetterei...ma quella no.
E' un grosso sacrificio che durerà poco credo, perchè adoro fumare.
I miei denti sono bianchi perchè li lavo di continuo...ma non posso controllare l'odore che faccio la notte dopo aver bevuto chissàcchè e fumato chissàquanto.
Nuove cose, nuove cose.
Mi lancio più indecisa che sempre in un nuovo nulla, in attesa di crescita.
Ma nulla mi fermerà mai.
Lavoro per non sentire la stanchezza e il dolore.
Tutto scivola e congela.
Tu sei seduto sullo sgabello coca cola e fai finta di non vedermi e bevi da un bicchiere.
In un angolo, io.
Qualcosa di speciale mi avvolge, sento l'aria attraversami dentro.
La tua anima esce dal corpo e viene da me.
Un segreto.
Silenzio.
L'invidia non mi tocca, sono immune dalle debolezze altrui.
Silenzio.
Chiudo gli occhi, sento il cuore che ridonda nella cassa.
Mi cullo.
Pu-Pum.
L'aria fresca sulla mia pelle arsa dal sole mi rigenera. Penso.
Pu-Pum.
Non posso dire.
Pu-Pum.
Uno sguardo senza mai dire nulla, ma che conserva tutto, tutto un universo.
Pu-Pum.

Un pezzo di ferro giace dinnanzi a me

e tace.


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